SULL'ADDESTRAMENTO CANI CHIEDIAMO ALLA REGIONE DEL VENETO DI FARE CHIAREZZA

L'associazione Cacciatori Veneti ha più volte sollecitato la Regione del Veneto ad emanare una circolare interpretativa che chiarisca, una volta per tutte, se si possa effettuare l'addestramento dei nostri cani nelle zone appositamente adibite.

Con decisione del 04/05/2020 protocollo 0177520 la Regione del Veneto, in una situazione epidemiologica analoga a quella attuale, aveva chiarito che: “5. di evidenziare ai soggetti esercenti l’attività di allenamento ed addestramento di cani da caccia nell’ambito di aree istituite ed autorizzate ai sensi del comma 1 dell’articolo 18 della L. R. n. 50/1993 - Zone di Addestramento Cani (di seguito anche «ZAC») - ovvero di aree istituite ed autorizzate ai sensi del comma 6 dell’articolo 30 della medesima L. R. n. 50/1993, all’interno di Aziende Agri-Turistico-Venatorie (di seguito anche «ZAC-AATV»), AATV istituite ai sensi dell’articolo 30 e dell’Allegato B della L. R. n. 50/1993, in quanto attività economiche e di contatto sociale, di rispettare scrupolosamente « … l’obbligo per esercenti di attività economiche e di contatto sociale di consentire la presenza di persone solo se distanziate di un metro, munite di mascherine e guanti o liquido igienizzante;», e, a tal fine, di richiamare le disposizioni operative recate dall’Allegato 1 all’OPGR n. 44 del 3 maggio 2020;»”.

Orbene, se per l'anno 2020 ed in condizioni sanitarie analoghe a quelle che stiamo vivendo anche nel 2021, la Regione Veneto riteneva che l'allenamento e l'addestramento cani fossero permessi, sia pure nel rispetto delle normative vigenti, per quale imperscrutabile ragione quest'anno la Regione del Veneto non dovrebbe consentire le stesse attività esercitate nello stesso modo in cui sono state esercitate lo scorso anno?

 Chiediamo alla Regione del Veneto di fare chiarezza su questa questione nel più breve tempo possibile.

Sergio Berlato

Presidente dell'Associazione Cacciatori Veneti/ACR

Thiene, li 23 marzo 2021