Ancora una volta i cacciatori sono stati “presi di mira” da un mezzo di informazione che li ha definiti potenziali “bracconieri”.
Ancora una volta i cacciatori sono stati “presi di mira” da un mezzo di informazione che li ha definiti potenziali “bracconieri”.
I bracconieri, dal dizionario italiano, sono persone che cacciano di frodo nei tempi e luoghi vietati e senza licenza di caccia.
I cacciatori invece, sono persone dalla fedina penale pulita, muniti di regolare licenza di caccia, con pagamento annuale di una tassa governativa di 175 euro, di una tassa regionale di 84 euro, di una copertura assicurativa che può variare da 54 euro a 170 euro, di accesso agli ambiti o comprensori con cifre che variano da 70 a 200 euro per singolo istituto.
A leggere l’articolo sembra che tutti coloro che praticano la passione della caccia da capanno siano stati tutti denunciati o multati, cosa che assolutamente non corrispondente alla verità.
L’unica colpa di quelli che sono stati verbalizzati è di essere in possesso di richiami regolarmente acquistati in negozi autorizzati ma che adesso sono sotto indagine perché sospettati di vendere richiami non regolari; sospetti che decine di altre volte negli ultimi anni sono stati utilizzati per sequestrare richiami che poi sono sempre stati restituiti perché perfettamente in regola.
Altri verbali invece sono stati rilasciati per aver predisposto il proprio capanno di caccia nelle stesse modalità utilizzate dal 2015, dopo l’entrata in vigore della legge regionale che ha definito le regole di costruzione in particolar modo per il capanno precario; legge confermata dal consiglio di stato e tuttora in vigore.
Speriamo che, a tutela dei diritti di tutti i cacciatori, si chiarisca quanto prima la situazione, anche da parte della Regione a cui abbiamo più volte in questi giorni sollecitato un incontro assieme tutti i vari corpi di vigilanza preposti al controllo dell’attività venatoria. Incontro che deve definire un comportamento idoneo e a dare certezze legislative a chi pratica questa nobile passione, che a differenza di tutti gli altri stati europei, è sempre continuamente ed ingiustamente oggetto di attacchi e strumentalizzazioni varie.
Il Presidente Regionale A.C.V
Venturini Umberto